04 Marzo, 2005
L’occupazione al centro delle iniziative spagnole nel semestre Europeo
La creazione di nuovi posti di lavoro è una delle priorità individuate dal primo ministro spagnolo Josè Luis Zapatero.

L’occupazione al centro delle iniziative spagnole nel semestre Europeo

La creazione di nuovi posti di lavoro è una delle priorità individuate dal primo ministro spagnolo Josè Luis Zapatero.

La creazione di nuovi posti di lavoro è una delle priorità individuate dal primo ministro spagnolo Josè Luis Zapatero nel programma per il semestre di Presidenza dell’Unione europea. E’ una sfida quanto mai difficile, poiché le previsioni parlano di un 2010 contrassegnato in Europa da altri consistenti cali di occupazione. E proprio la Spagna è uno dei Paesi dell’Ue dove il tasso di disoccupazione è più alto, con oltre quattro milioni di persone alla ricerca di un impiego. L’impegno a favore dell’occupazione si coniuga, più in generale, con quello per un maggiore peso delle politiche comunitarie contro le spinte centrifughe degli Stati nazionali: tali politiche, ha affermato Zapatero, saranno possibili solo se il modello sociale comunitario riuscirà a superare la recessione economica e finanziaria globale. Altra priorità del semestre spagnolo sarà, sul fronte delle politiche riguardanti il mercato del lavoro, la promozione di iniziative a favore delle pari opportunità, un campo, questo, nel quale Zapatero si è mosso con convinzione nel corso degli ultimi anni. Il programma della Presidenza spagnola dell’Ue rischia, però, di essere depotenziato dalle nuove regole comunitarie relative all’attuazione del Trattato di Lisbona, che prevedono un presidente permanente dell’Unione europea, il belga Herman Van Rompuy, che presiederà, con Zapatero, tutti i vertici comunitari. Non a caso, numerosi commentatori hanno parlato di una Presidenza dell’Unione europea “a due teste”, che potrebbe portare a una parziale sovrapposizione di ruoli e funzioni fra Zapatero e Van Rompuy, indebolendo la portata di alcune iniziative.

Il primo ministro spagnolo dovrà, inoltre, concordare le iniziative nel campo della internazionale con la nuova responsabile degli affari esteri dell’Ue, l’inglese Catherine Ashton.

Il 2010 sarà anche l’anno del battesimo per il nuovo Commissario europeo per l’Occupazione e gli Affari Sociali. Al ceco Vladimir Spidla dovrebbe succedere, infatti, in questa carica l’ungherese Laszlo Andor. Il Parlamento europeo sarà chiamato il prossimo 26 gennaio a votare la nuova squadra di Commissari comunitari designati dal Presidente Josè Manuel Barroso e Andor, insieme con gli altri, è stato già sentito a metà gennaio dai parlamentari di Strasburgo nel corso di un’audizione. La sua nomina non è scontata. Alcuni deputati rimproverano, infatti, l’economista di essere stato troppo vicino al governo comunista di Budapest e minacciano di votare contro la sua designazione. Nel corso dell’audizione, Andor ha sottolineato che, se sarà confermato Commissario europeo, punterà sulla strategia comunitaria post Lisbona (Eu 2020), su una riforma del Fondo Sociale europeo e sulla revisione della Direttiva comunitaria sull’orario di lavoro, nell'ambito di una strategia indirizzata a contenere gli effetti negativi della recessione sul mercato del lavoro comunitario: “L’attuale crisi economica” ha dichiarato Andor “è la più grave dai tempi della Grande Depressione.

Maggiori informazioni:

http://www.eu2010.es/en/index.html