04 Marzo, 2005
Infami attacchi ai giornalisti di Paolo Bianchi
Sono sinceramente preoccupato dopo i pesanti e continui attacchi del Presidente del Consiglio verso i giornalisti di Repubblica e di Rai Tre.

Infami attacchi ai giornalisti Sono sinceramente preoccupato dopo i pesanti e continui attacchi del Presidente del Consiglio verso i giornalisti di Repubblica e di Rai Tre.  Il compito dei giornali e dei giornalisti è quello di raccontare i fatti, la cronaca, le storie, con obbiettività e professionalità, indagando scrupolosamente su ogni aspetto dell'oggetto dell'articolo; non credo di sbagliarmi su questo punto. Berlusconi e il centro-destra hanno invece la pretesa di plasmare la figura del giornalista e l'informazione a loro immagine, in modo da raccontare un'Italia che esiste solo nella loro fantasia; un giornalismo che dipinga le opposizioni come il demonio ed esalti il "principe" nelle sue opere (ovviamente sorvolando sui suoi vizi, le sue contraddizioni e i suoi porcellum).

E' una prospettiva sinceramente inquietante e, aggiunta ai continui attacchi alla libertà di parola anche su internet da parte di Berlusconi e dei suoi Tele-deputati (Barbareschi in prima fila), dipinge uno scenario futuro tutt'altro che rassicurante.

In altre parti del mondo le inchieste giornalistiche hanno fatto tremare i poteri forti, mettendo in prima pagina gravi fatti, nascosti deliberatamente alla cittadinanza. In Italia cosa si pretende? Che tutti i quotidiani diventino strumenti del governo, o peggio, giornaletti di gossip?

Il compito del giornalismo deve essere quello di sollecitare chi governa a fare il bene della cittadinanza e aiutare quest'ultima a capire la realtà dei fatti, mobilitando l'opinione pubblica con una informazione chiara e scrupolosa.

Pretendere una informazione totalmente asservita al potere e limitare la libertà di parola è un'azione liberticida e degna delle peggiori dittature. E il silenzio di tanti giornalisti, i primi tirati in causa da certe affermazioni, è imbarazzante: non c'è niente a mio avviso di più umiliante che l'essere mutilati nel proprio lavoro e privati del proprio ruolo. Mi auguro che la situazione possa migliorare, per opera di chi nell'informazione ci lavora, se non altro per una questione di orgoglio personale.

Paolo Bianchi - Giovani Democratici del Lodigiano

fonte: http://www.facebook.com/inbox/readmessage.php?t=142625318551