04 Marzo, 2005
I bambini della comunità di S. Paolo (a Roma) scrivono al Sindaco di Coccaglio
Per ottenere la nostra opinione abbiamo ricordato che quando nacque Gesù si trovava in una città dove non abitava e, quindi, in quel momento era straniero

I bambini della comunità di S. Paolo (a Roma) scrivono al Sindaco di Coccaglio. Per ottenere la nostra opinione abbiamo ricordato che quando nacque Gesù si trovava in una città dove non abitava e, quindi, in quel momento era straniero

LETTERA AL SINDACO DI COCCAGLIO

Caro sindaco,

noi bambini della comunità di S. Paolo (a Roma) abbiamo riflettuto sul fatto del "White Christmas" che lei vorrebbe fare. Ragionando sulla nascita di Gesù (il motivo per il quale si festeggia il Natale) abbiamo notato che non sia giusto cacciare dalla tua città i poveri clandestini riusciti a scappare dal loro paese.

Per ottenere la nostra opinione abbiamo ricordato che quando nacque Gesù si trovava in una città dove non abitava e, quindi, in quel momento era straniero; poi abbiamo pensato ai Re Magi che avevano portato i doni a Gesù, loro pure erano stranieri; pure i pastori che assistettero alla nascita di Gesù, erano povere persone che dedicavano la loro vita a quel lavoro faticoso e forse erano in viaggio per far mangiare i loro animali, quindi erano stranieri.

Noi della comunità non accettiamo che si mascheri una festa così bella in un modo per cacciare via le povere persone immigrate. Noi vorremmo un Natale colorato in cui possano tutti assistere alla gioia e all’amore di questa festa.

Abbiamo poi fatto tutti insieme un presepe colorato che ti vorremmo far vedere.

Per Natale o dopo ci potresti venire a trovare?

Buon Natale

I bambini della comunità di S. Paolo