04 Marzo, 2005
PIANO CAVE BERGAMO NEL DIMENTICATOIO
Occorre approvare il piano cave della provincia di Bergamo per dare certezza agli enti locali

PIANO CAVE BERGAMO NEL DIMENTICATOIO

Occorre approvare il piano cave della provincia di Bergamo per dare certezza agli enti locali e agli operatori, e per evitare che nell'incertezza si compiano scelte non compatibili con la tutela del territorio. Lo sostiene Giuseppe Benigni-. che, pur giudicando eccessivo e lacunoso il piano attuale, fermo in commissione da oltre un mese, denuncia l'assenza di questo come un male peggiore. "Nella seduta del Consiglio regionale del 5 febbraio scorso - spiega il consigliere - è stato approvato dalla maggioranza il rinvio in commissione Ambiente del Piano cave della provincia di Bergamo, per modifiche tecniche. Il piano avrebbe dovuto essere riportato in Consiglio per l'approvazione in un breve lasso di tempo, e invece è passato più di un mese, mentre in Consiglio è stata messo all'ordine del giorno la variazione del piano cave di Brescia, in commissione Ambiente è in discussione il piano cave di Varese e tra breve lo sarà una modifica del piano cave di Pavia: ma di quello di Bergamo non si parla più. Il vecchio piano è scaduto nel 2000 ed è da allora che la provincia si trova sprovvista di una programmazione in un settore delicato per l'economia bergamasca e per una corretta gestione del territorio". "Tempi così lunghi - conclude Benigni - non sono accettabili, e per questo il Partito Democratico ha presentato un progetto di legge regionale che assegna una funzione centrale alle Province nell'approvazione dei piani cave, riducendone sensibilmente l'iter".