04 Marzo, 2005
Bergamo. Agenzia delle entrate fa verifiche anche sui morti
Giusto dare la caccia agli evasori fiscali e recuperare ogni entrata possibile, ma bisognerebbe almeno limitarsi alle persone vive.

FISCO: A BERGAMO AGENZIA ENTRATE FA VERIFICHE ANCHE SUI MORTI

Giusto dare la caccia agli evasori fiscali e recuperare ogni entrata possibile, ma bisognerebbe almeno limitarsi alle persone vive. Invece a Bergamo e' partita una verifica su un imprenditore morto cinque anni fa. Da qualche giorno Bergamasca Equitalia (l'ex Agenzia delle entrate) e' nella bufera, perche' per recuperare denaro dai contribuenti morosi ha inviato migliaia di richieste a ditte con cui risultano rapporti di lavoro, verificando l'esistenza di crediti su cui rivalersi.

Solo che per un errore il computer dell'Equitalia di Bergamo non e' stato tarato, e sono partite moltissime richieste anche per morosita' di pochi euro o addirittura di centesimi. E sono stati in tanti a lamentarsi di questo, oltre che ai problemi di privacy provocati da questo sistema. Ma non e' niente rispetto alla sorpresa dell'imprenditore Maurizio Finazzi, di Grumello del Monte, che l'altra mattina ha trovato nella posta una lettera di Equitalia, che chiedeva di compilare una dichiarazione stragiudiziale riguardante un commercialista di Telgate, spiegando se tale professionista vantasse crediti nei confronti del padre Italo. Che pero' e' morto cinque anni fa. Alla richiesta di spiegazioni, Equitalia ha replicato che i loro archivi "sono un po' vecchi". E che per fortuna, visto che la lettera non era raccomandata, non corre almeno il minacciato rischio di ricevere una multa tra i 2.000 e i 20.000 euro in caso di mancata risposta. "A questo punto - ha concluso l'imprenditore - non si capisce nemmeno perche' le mandino".