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 Dall'Europa

04 Marzo, 2005
Al servizio dei disabili di Bianca Cammino
La rivoluzione digitale ha portato nuovi e profondi cambiamenti nella nostra società.

Ripubblichiamo un articolo molto interessante sui disabili.

Al servizio dei disabili

di  Bianca Cammino

La rivoluzione digitale ha portato nuovi e profondi cambiamenti nella nostra società. Il progresso tecnologico ha fatto si che l'informazione, il bene essenziale di questa nuova era, possa propagarsi in maniera veloce e pervasiva, a costi contenuti. Per lo sviluppo armonico dell'intera società, risulta però fondamentale che l'informazione sia raggiungibile da tutti: se una parte della popolazione ne rimane priva, si rischia di creare una nuova e pericolosa forma di discriminazione, la cosiddetta info-esclusione.

ANNO EUROPEO DEI DISABILI

L'Unione Europea è da tempo impegnata affinché la società delI'informazione sia a beneficio di tutti. L'iniziativa di maggior impatto è stata intrapresa dal Consiglio dell'Ue, che ha proclamato il 2003 Anno europeo delle persone con disabilità.

I disabili in Europa non costituiscono una piccola minoranza della popolazione: la stessa Ue stima in maniera restrittiva un numero complessivo di circa 40 milioni di persone, pari a quasi 1'11% della popolazione. L'impegno europeo, volto a sensibilizzare la società civile e a promuovere l'integrazione delle persone disabili, è stato portato avanti dagli Stati membri delI'Unione, che si sono dati da fare affinché l'innovazione tecnologica possa essere un mezzo per annullare il digital divide e non sia invece la fonte di una nuova tipologia di barriere: le barriere virtuali.

Le nuove tecnologie rappresentano una grande opportunità per le categorie deboli, disabili e anziani, perché offrono nuove soluzioni a problemi un tempo insuperabili, consentendo la valorizzazione delle loro capacità e un parziale superamento delle loro mancanze. L'avvento del personal computer e la diffusione di software e hardware specifici (anche detti ausili o tecnologie assistive, poiché aiutano i disabili a sopperire al loro deficit) hanno rappresentato un salto in avanti per l'integrazione nel mondo della scuola, del lavoro, dell'informazione e della cultura. Grazie alle tecnologie assistive, una persona priva dell'uso delle mani può scrivere un testo semplicemente parlando al computer, un non vedente può istruire il suo Pc affinché legga ad alta voce il contenuto sullo schermo. Tuttavia, talvolta la tecnologia risulta non accessibile a disabili e anziani. Anziché aiutarne l'integrazione, costituisce in questi casi un nuovo ostacolo alla piena partecipazione alla vita sociale. Le limitazioni non sono imputabili alla tecnologia in sé per sé, che è caratterizzata da grande flessibilità, ma dalle mancate richieste degli sviluppatori alla tecnologia stessa. Essa può sensibilmente migliorare la qualità della vita delle persone disabili, ma solo se è sviluppata tenendo conto anche delle loro esigenze.

Per fare un esempio, nei siti web l'utilizzo di grafica per veicolare informazioni può creare problemi di accesso ai contenuti per le persone che utilizzano tecnologie assistive per la navigazione. Immagini in movimento, scritte scorrevoli, colori sfumati con scritte tinta su tinta, finestre pop-up e altri elementi grafici non standard procurano i maggiori disagi alle persone disabili durante la navigazione su Internet, poiché gli ausili non funzionano adeguatamente quando non vengono rispettate alcune semplici regole di programmazione. L'informazione, e nel caso delI'e-banking anche il servizio, diventano quindi inaccessibili.

L'accessibilità è dunque la rimozione di quelle barriere virtuali che costituiscono di fatto l'equivalente delle barriere architettoniche. Con una differenza: I'abbattimento delle barriere fisiche è un'operazione molto costosa, talvolta impossibile; I'accessibilità del web è a portata di mano.

UN SITO PER TUTTI

Un sito web è accessibile quando il suo contenuto è fruibile da una gamma molto ampia di utenti, sia che utilizzino normali sistemi di navigazione (i cosiddetti browser) sia tecnologie assistive sia ogni altro dispositivo non standard. Esso risponde alle esigenze dei disabili, ma non solo, perché può essere meglio utilizzato da tutti: da chi ha una disabilità fisica che rende necessario l'uso di ausili, da coloro che hanno difficoltà ad accedere al web a causa di limitazioni tecniche (un computer meno recente, l'uso di strumenti diversi dal Pc, una connessione lenta) o di scarsa dimestichezza con Internet (ad esempio gli anziani). È quindi un sito al quale si riesce ad accedere agevolmente con i più diffusi sistemi impiegati dai disabili, ma che risponde anche alle esigenze dei cosiddetti "disabili tecnologici", ovvero tutte quelle persone che in un dato momento della vita - per diversi fattori sociali, economici, fisici, di età - non riescono a utilizzare Internet con facilità.

Il principio è semplice: un sito accessibile non è riservato esclusivamente ad alcune categorie di persone ma migliora l'offerta del servizio nei confronti di tutti. Un sito più "leggero" è di più agevole utilizzo per tutti, è più usabile e non disorienta nessuno: caratteristiche molto importanti quando le persone si trovano a gestire via Internet i propri risparmi. La generalità della clientela, non solo quindi i disabili, si trova a beneficiare di:

• massima compatibilità tecnologica, poiché un sito accessibile è più facilmente fruibile anche su piattaforme non standard (palmari, cellulari di terza generazione, Pda, web Tv, etc.);

• maggiore facilità d'uso, dato che l'usabilità è condizione necessaria per l'accessibilità;

• maggiore velocità di caricamento delle pagine e quindi tempi di navigazione inferiori (ad esempio preferibile per chi ha una connessione lenta a Internet);

• semplicità ed efficacia dell'interfaccia, senza rinunciare alla sua gradevolezza: I'accessibilità non richiede limitazioni "estetiche".

LE LINEE GUIDA ABI

Nella convinzione che l'impegno per garantire una maggiore autonomia alla persona disabile possa trasformarsi in un vantaggio per la collettività, consentendo all'individuo di esprimersi al meglio in ogni ambito della vita civile, I'ABI ha avviato nel corso del 2003 un gruppo di lavoro che ha visto la cooperazione di banche, partner tecnologici e associazioni di disabili. Questa efficace collaborazione ha prodotto le linee guida per l'accessibilità dei servizi di home banking, uno strumento operativo per ogni banca che intenda migliorare l'accessibilità dei propri servizi o n-line.

Il documento è strutturato in due parti, integrate da un'appendice. La prima parte dà un inquadramento generale della tematica delI'accessibilità e delle barriere tecnologiche che possono precludere alle categorie deboli - disabili e anziani - la piena partecipazione alla società dell'informazione. Per dare una dimensione del fenomeno, vengono presentati dati relativi al numero di disabili in Europa e in Italia. Viene quindi offerta una panoramica delle tecnologie assistive utilizzate da alcune tipologie di disabili e sono evidenziati i problemi riscontrati dalle categorie deboli nell'accesso alle informazioni e ai servizi sul web. Vi è infine l'indicazione degli standard di riferimento, nazionali e internazionali, sul tema.

Nella seconda parte, il concetto di accessibilità viene contestualizzato ai servizi bancari o n-line. Sono qui evidenziati i vantaggi dell'home banking accessibile e vengono forniti alcuni principi, indicazioni e accorgimenti pratici da seguire per allargare il potenziale bacino d'utenza dei propri servizi ai disabili, agli anziani e alle persone che non hanno familiarità con le tecnologie. In appendice sono riportati un decalogo, più prettamente tecnico, che riassume le regole basilari per l'accessibilità dei siti web, e un glossario, che riporta i termini rilevanti e gli acronimi utilizzati nel documento.

L'auspicio è che questa azione possa contribuire al superamento di quelle barriere che oggi limitano le categorie deboli nell'utilizzo dei servizi di rete, affinché possano diventare più forti proprio attraverso la tecnologia. L'Anno europeo del disabile si è appena concluso, ma tanto è necessario ancora fare, nell'anno appena cominciato come in quelli a venire, per promuovere lo sviluppo di una società veramente aperta a tutti.

 


       


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