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 Dall'Europa

04 Marzo, 2005
Le priorità politiche dell'Europa per il 2009
Il Parlamento ritiene che la legge europea sulle piccole imprese costituisca una strategia «importantissima» a sostegno delle PMI

Le priorità politiche dell'Europa per il 2009  

A seguito del dibattito in Aula tenutosi nella sessione di marzo, con 304 voti favorevoli, 240 contrari e 23 astensioni, il Parlamento ha adottato una risoluzione sostenuta da PPE/DE, ALDE e UEN sulla strategia politica annuale della Commissione per il 2009. Al riguardo, sottolinea nuovamente l'importanza di «una vigorosa attuazione della Strategia di Lisbona», ponendo l'accento sull'interdipendenza del progresso economico, sociale e ambientale ai fini della creazione di un'economia sostenibile dinamica e innovativa.

 

Il Parlamento ritiene che la legge europea sulle piccole imprese costituisca una strategia «importantissima» a sostegno delle PMI e che sono anche necessari un quadro finanziario e atti legislativi che sostengano nel modo più opportuno le PMI. Mette tuttavia in guardia da un uso indebito di tali strumenti per chiudere i mercati nazionali, riducendo in tal modo la competitività europea e la scelta per i consumatori. Inoltre, sollecita nuovamente la Commissione a presentare una proposta legislativa sullo statuto della società privata europea. Appoggia poi l'obiettivo della riduzione del 25% degli o neri amministrativi entro il 2012 ed esorta a conseguire quanto prima risultati tangibili poiché la ritiene una priorità fondamentale, in particolare per le PMI.

 

Nel chiedere di prestare una costante attenzione al recepimento delle più importanti direttive relative al mercato interno, in particolare la direttiva sui servizi, e all'ulteriore sviluppo degli strumenti del mercato interno, il Parlamento appoggia le proposte di modifica di diverse direttive al fine di ammodernare il mercato unico dei beni. In proposito, sottolinea l'importanza del reciproco riconoscimento abbinato a un'armonizzazione mirata allo scopo di completare il mercato interno per beni e servizi. In proposito, reitera inoltre la sua richiesta di riesaminare le otto direttive settoriali che stabiliscono i principi del mercato interno. Incoraggiando poi la Commissione a garantire l'attuazione della normativa sulla sicurezza dei prodotti per i consumatori, sottolinea la persistente necessità di normative concrete nel settore del marchio "CE" e dei marchi di sicurezza.

 

Evidenziando «l'assoluta importanza» di preservare la stabilità dei mercati finanziari e rassicurare i consumatori alla luce dell'attuale crisi finanziaria, il Parlamento osserva che la crisi attuale dimostra la necessità che l'Unione europea metta a punto misure di vigilanza, al fine di accrescere la trasparenza degli investitori, istituire migliori norme di valutazione, migliorare la vigilanza prudenziale nonché il ruolo delle agenzie di rating. Occorre inoltre migliorare la concorrenza in taluni settori dei servizi finanziari «per offrire vantaggi concreti ai consumatori» e invita la Commissione a seguire rigorosamente l'attuazione della direttiva sul credito ai consumatori. Riafferma inoltre l'importanza cruciale di disporre di un'unica e migliore rappresentanza dell'UE in seno alle istituzioni finanziarie internazionali e deplora l'assenza di una proposta in tal senso.

 

Il Parlamento attende la proposta della Commissione sulla salute transfrontaliera pur sottolineando che devono essere rispettate le competenze degli Stati membri in questo settore. Deplora peraltro, «la persistente vaghezza della strategia politica nel settore della sanità pubblica» e incoraggia la Commissione a rafforzare le sue capacità di coordinamento e di risposta rapida nei confronti di minacce globali di carattere sanitario. Per quanto riguarda REACH, ricorda alla Commissione che la corretta applicazione della normativa «è un fattore cruciale per la sua riuscita».

 

I deputati sottolineano inoltre la necessità di accordare maggiore centralità alla protezione dei passeggeri che viaggiano su lunghe distanze in autobus, in pullman e in aereo nonché ai passeggeri di treni e di navi. In tale ambito, ritiene importante portare a buon fine lo sviluppo dei sistemi di gestione del traffico e lavorare allo sviluppo del sistema europeo di nuova generazione per la gestione del traffico aereo (SESAR) e del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS).

 

Il Parlamento incoraggia poi la Commissione a continuare a sviluppare soluzioni comuni in materia di flessicurezza, «ossia una maggiore flessibilità sul mercato lavorativo coniugata alla sicurezza per i lavoratori». Si rammarica, peraltro, della scarsa priorità data dalla Commissione alla cultura e ai temi educativi nella sua strategia politica annuale, ritenendo che vada prestata una particolare attenzione alla formazione continua sviluppando la mobilità degli studenti, le competenze linguistiche e la formazione degli adulti.

 

Nel ritenere che la politica di coesione debba rimanere una politica comunitaria, il Parlamento rileva che in futuro dovranno essere garantite le necessarie risorse finanziarie per affrontare le nuove sfide previste che hanno un importante impatto territoriale. Riguardo alla PAC, accoglie con favore le future proposte volte a ridurre la burocrazia e auspica che esse si applicheranno anche agli agricoltori, in particolare per quanto riguarda la condizionalità. Si compiace inoltre dell'intenzione della Commissione di promuovere una produzione agricola di qualità.

 

Il Parlamento sostiene fermamente l'ulteriore sviluppo della politica energetica dell'UE in vista della sua indipendenza energetica e per rafforzare la solidarietà fra Stati membri. Invita la Commissione a fornire tempestivamente un'analisi obiettiva sulle possibili implicazioni economiche e sociali dell'aumento dei prezzi energetici al fine di orientare il processo legislativo sul pacchetto cambiamenti climatici/energia. Anche perché rileva che l'UE deve continuare a dimostrare che la crescita economica e lo sviluppo «possono essere conciliabili con un'economia a basse emissioni di carbonio». Si dice peraltro consapevole che il successo di tale strategia «dipende anche dalla capacità dell'Unione europea di persuadere i partner» internazionali e sottolinea pertanto la necessità che l'UE «parli con una voce sola e mostri in questo settore la necessaria solidarietà».

 

Il Parlamento accoglie con favore l'impegno della Commissione di sviluppare una politica comune in materia di immigrazione. Sottolinea inoltre che un Patto europeo sulla politica di migrazione dovrebbe riguardare le problematiche legate alla lotta all'immigrazione clandestina e alla gestione di quella legale, così come a una politica d'integrazione più ambiziosa. Ma anche l'avvio di una politica europea di asilo. Ritiene poi della massima importanza accelerare la piena applicazione di SIS II e VIS e rileva l'esigenza di rafforzare Frontex, «che dipende dall'impegno degli Stati membri di fornire personale e strutture».

 

I deputati invitano la Commissione a definire le politiche globali di lotta al terrorismo e la esortano a presentare una proposta mirata a tutelare e a promuovere gli interessi delle vittime del terrorismo nonché a sviluppare proposte intese ad assicurare un più elevato grado di preparazione contro gli attacchi biologici. Sottolineano peraltro che nel 2009 il nuovo trattato riconoscerà al Parlamento europeo un nuovo ruolo per quanto riguarda le politiche relative allo spazio di libertà, sicurezza e giustizia e la conclusione di accordi internazionali in materia, «il che implica una profonda revisione di una parte della legislazione».

 

Il Parlamento sottolinea l'importanza di preparativi adeguati per l'entrata in vigore del trattato di Lisbona, in particolare per quanto riguarda la creazione del servizio europeo per l'azione esterna. Rileva poi l'importanza di difendere e promuovere i diritti umani e il rispetto dello stato di diritto in tutto il mondo. Nell'evidenziare l'importanza di concludere al più presto i negoziati di adesione con la Croazia, chiede alla Commissione di controllare da vicino la piena attuazione delle condizioni fissate nel Piano di accordo globale sul Kosovo e di insistere sulla necessità di gettare le basi per un Kosovo multietnico.

 

Il Parlamento, infine, invita la Commissione «a mettere i cittadini al centro del progetto europeo» e a concentrare ulteriormente i propri sforzi nello sviluppo di una politica di comunicazione efficace «per dare ai cittadini i mezzi per capire meglio l'Unione europea soprattutto nell'anno delle elezioni europee».

 

 

Fonte: www.antoniopanzeri.it 

 


       


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