04 Marzo, 2005
Bergamo.Prodi a Bergamo. Il discorso ai cadetti della Guarda di Finanza
Riportiamo il discorso che il Premier Romano Prodi farà ai cadetti della Guardia di Finanza di Bergamo.

Prodi a Bergamo. Il discorso ai cadetti della Guarda di Finanza

Riportiamo il discorso che il Premier Romano Prodi farà ai cadetti della Guardia di Finanza di Bergamo.

Signor Ministro,

Signor Comandante Generale,

Autorità, Signori Ufficiali,

Ispettori, Appuntati e Finanzieri

e, soprattutto, care Allieve e cari Allievi Ufficiali che avete prestato il vostro Giuramento di fedeltà alla Repubblica ed alle sue istituzioni davanti alla vostra Bandiera;

è per me motivo di grande gioia essere qui oggi, tra voi, nella Città di Bergamo (di cui saluto il Sindaco), sede della vostra prestigiosa Accademia.

Il Giuramento che avete prestato oggi non è soltanto un atto formale, ma un impegno sostanziale a servire la nostra Nazione nei numerosi, difficili e delicati settori di impiego del Corpo della Guardia di Finanza.

Con il vostro Giuramento odierno vi siete impegnati a porvi al servizio delle Istituzioni democratiche della Repubblica e di tutti i concittadini.

Avete compiuto, quindi, un atto particolarmente significativo per chi, come voi, in giovane età, ha operato la scelta di offrire le proprie qualità intellettuali, professionali ed anche fisiche, ai connazionali, per tutelare l’ordinato sviluppo economico del paese e la sicurezza pubblica in una attività che costituisce presidio irrinunciabile della vita democratica. Ricordo anche i delicati odierni compiti di vigilanza, delle nostre acque territoriali solcate da tanti disperati, in cerca di un mondo migliore, che cadono spesso in mano ad organizzazioni dedite al loro sfruttamento, organizzazioni che vanno fronteggiate con la più incisiva determinazione.

Già il Ministro Visco ha descritto attentamente i risultati che la Guardia di Finanza ha conseguito. Ed ha precisato come il maggior impegno nell’accertamento fiscale consegua risultati che vanno a vantaggio di tutti, ed in particolare dei cittadini o nesti.

Io voglio aggiungere che la vostra azione dovrà essere sempre più moderna e sempre più adeguata al rapido cambiamento dello scenario economico mondiale ed interno.

Constatiamo, infatti, ormai da alcuni anni, che le regole dell’economia sono vieppiù segnate dalle conseguenze della globalizzazione, che tendono ad affermare in modo generalizzato ed esclusivo i valori del mercato, giudicato strumento unico dello sviluppo economico.

Ma dobbiamo sempre ricordare che tale sviluppo non può svolgersi senza regole, poiché esso sarebbe, in tal caso, sbilanciato a beneficio dei più forti e comprimerebbe non solo i cittadini socialmente ed economicamente più deboli, ma anche le classi sociali ed i paesi meno fortunati, relegandoli in una condizione di sempre maggiore povertà.

La forza dell’ordinamento democratico, alle cui istituzioni avete ora prestato giuramento, è tesa proprio ad evitare che si scivoli verso uno stato di natura, nel quale finisca per prevalere solo la legge del più forte. Lo Stato detta, perciò, regole equilibratrici dell’assetto sociale e garantisce quelle pari opportunità dei cittadini, che la nostra Carta Costituzionale invoca come condizione di giustizia sociale e di pari dignità.

E ciò è realizzato attraverso il necessario strumento della fiscalità, che va visto, pertanto, come fattore indispensabile di democrazia e di libertà.

Un paese migliora se cresce il rispetto per la legalità, la quale è garanzia di un vivere civile più evoluto. E nella costruzione, diffusione e nel rispetto del sentimento di legalità dobbiamo tutti ritenerci impegnati.

Sarà questo il vostro compito: contribuire a costruire, attraverso una attività di controllo, prevenzione e, all’occorrenza, sanzione, uno scenario economico nazionale ordinato. Giacchè esso è presupposto stesso dello sviluppo economico, favorendo fra l’altro gli operatori migliori, tutelandoli contro abusi e violazioni, che costituiscono degrado del panorama delle attività economiche, e ne penalizzano la stessa sua libertà e il suo incremento.

Sarà affidato pertanto a voi un compito molto importante e delicato. L’Italia è tra i maggiori paesi industrializzati; il suo ordinamento economico deve pertanto essere adeguato alla forza del suo sistema produttivo: in ciò la vostra azione di supporto e controllo risulterà preziosa.

I vostri genitori, i vostri parenti, che sono qui oggi al vostro fianco, possono essere pertanto fieri di voi: avete intrapreso una strada non facile, che richiede impegno, abnegazione, professionalità, ma che dà la grande soddisfazione di essere utili al paese, cioè a noi tutti.

Le risorse complessive del paese ci chiedono oggi un necessario risparmio, che deve indurre a razionalizzare le forze in ogni settore, anche attraverso una armonizzazione degli uomini e dei mezzi impiegati, evitando duplicazioni o sovrapposizioni e garantendo le entrate fiscali necessarie al progresso della Nazione.

Care Allieve e cari Allievi, ricordatevi sempre, inoltre, che dovrete valorizzare la qualità del servizio:

Non è infatti sufficiente una attività di servizio ordinaria, ma occorre una attività attenta, precisa, puntuale, approfondita.

Nessuno deve limitarsi a fare quanto è sufficiente, ma ciascuno di voi dovrà lanciare il proprio impegno oltre l’ostacolo, dovrà offrire quanto è meglio per il prestigioso Corpo cui appartiene e per l’ordinamento di cui fa parte.

I numerosi atti di valore compiuti dagli appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza sono patrimonio della Istituzione e della Nazione.

Allieve e Allievi,

auguri ancora a voi tutti, per questo solenne giuramento che avete prestato oggi, ed auguri di buon lavoro per il Corso che dovrete seguire, per i vostri studi, e per il vostro futuro e alto impegno di ufficiali e servitori dello Stato.

W la Guardia di Finanza

W l’Italia