04 Marzo, 2005
Golene del Po
PAVESI E ALLONI (PD): "FORMIGONI CI SPIEGHI IL RUOLO DI REGIONE LOMBARDIA"

Golene del Po
PAVESI E ALLONI (PD): "FORMIGONI CI SPIEGHI IL RUOLO DI REGIONE LOMBARDIA"
Il contenzioso che coinvolge Provincia di Mantova e Regione Lombardia per la concessione di aree demaniali fluviali poste nelle golene del fiume Po in provincia di Mantova, è al centro di un'interrogazione firmato da Giovanni Pavesi e Agostino Alloni, consiglieri regionali del Pd.
Le richieste sono precise: Pavesi e Alloni chiedono a Formigoni di sapere "se i competenti uffici della Regione Lombardia abbiano correttamente rispettato le procedure per l'emissione delle concessioni citate in premessa; se le concessioni emesse abbiano rispettato i principi normativi della L. 37/1994, in ordine al diritto di prelazione assegnato agli enti pubblici; se la Provincia di Mantova sia stata preventivamente e puntualmente informata, della volontà delle Regione di emettere gli atti di concessioni a soggetti terzi; se corrisponde a verità che i terreni in concessione siano stati ceduti successivamente ad un soggetto terzo (Consorzio); se la Regione Lombardia ha effettivamente riconosciuto alla Provincia di Mantova un contributo specifico per la realizzazione di interventi forestali su una delle aree che oggi risultano in concessione a soggetti privati; se non considera alquanto preoccupante la situazione venutasi a creare sul piano istituzionale tra la Regione e la Provincia; se non intende nominare un'apposita commissione al fine di verificare l'effettiva ricostruzione dei fatti accaduti".
Pavesi e Alloni ricordano che la vicenda è stata resa nota sulla stampa dai cui articoli "si evince come la Provincia di Mantova sia ricorsa al Tribunale amministrativo regionale nei confronti della Regione Lombardia e degli attuali soggetti concessionari per richiedere l'immediato annullamento degli atti di concessione emessi, oltre che nei confronti della stessa Regione per il rifiuto all'accesso alle istanze di concessione".
A ciò si aggiunge "che i terreni oggetto delle concessioni sarebbero stati ceduti ad un ulteriore consorzio e che la Regione Lombardia avrebbe riconosciuto alla Provincia di Mantova un contributo specifico per la realizzazione di interventi forestali su una delle aree che oggi risultano in concessione a soggetti privati".
Bisogna considerare poi "le motivazioni assunte dalla Provincia a sostegno dei ricorsi, che evidenziano notevoli criticità in ordine alla regolarità delle procedure adottate e degli atti emessi dagli uffici regionali, e in particolare dal Servizio territoriale regionale (Ster) di Mantova - continuano i due consiglieri del Pd -. E che le aree demaniali fluviali, specie nel Fiume Po, per le loro caratteristiche, rappresentano un bene pubblico da salvaguardare e il cui uso deve essere orientato principalmente a recupero delle funzionalità ecologiche e idrauliche".
La richiesta di chiarimenti a Regione Lombardia scaturisce anche da due altre considerazioni, fanno presente Pavesi e Alloni: "La necessità che la gestione di queste aree, perché pubbliche, sia garantita dalla trasparenza e dal pieno rispetto delle norme in materia, nello specifico dalla L. 37/1994 (legge Cutrera), che attribuisce il diritto di prelazione per le concessioni delle aree agli enti pubblici che realizzano interventi di riqualificazione ambientale". E soprattutto che "la Provincia di Mantova ha da tempo intrapreso un ampia, consolidata e riconosciuta iniziativa volta alla riqualificazione delle aree demaniali del Fiume Po a cui, tra l'altro, ha contribuito la Regione Lombardia con il progetto Sistemi verdi";

Milano, 10 dicembre 2010

Ufficio Stampa PD
Consiglio regionale della Lombardia