04 Marzo, 2005
FINANZIARIA TAGLIA-WELFARE
Finanziaria, madre matrigna di una strategia che il governo porta avanti da tempo: tagliare il welfare e i servizi ai cittadini.

FINANZIARIA TAGLIA-WELFARE: L'UISP PER IL DIRITTO ALLA SPORT, AFFINCHE' NON SIA SACRIFICATO A LIVELLO TERRITORIALE. Intervengono F.Fossati e V.Manco

Finanziaria, madre matrigna di una strategia che il governo porta avanti da tempo: tagliare il welfare e i servizi ai cittadini. "La finanziaria tronca tutti i fondi speciali diretti alle politiche sociali mettendo in gravissima difficoltà cittadini, associazionismo e enti locali" dice Filippo Fossati, presidente nazionale Uisp. "E’ emergenza per i comparti della famiglia e della non autosufficienza, per il socioassistenziale, per le politiche giovanili e il servizio civile: si salvi chi può, nessuno escluso, questo è il messaggio che viene dal governo".

"Vorrei sottolineare una contraddizione – prosegue Fossati – da una parte questo è il governo del Libro verde di Sacconi che punta sulla sussidiarietà, dall’altra si troncano i fondi agli enti locali per per consentire loro di tradurre la progettazione in politiche sociali: questa è sussidiarietà?"

"Sul comparto sport la finanziaria taglia anche i contributi al Coni, circa il sette per cento. Una decisione negativa, che contestiamo. A questo, aggiungiamo però un messaggio al Coni: sarebbe inconcepibile che a pagare fosse lo sportpertutti, chiediamo che nemmeno un euro di questo taglio vada a scapito dello sport sociale e di base".

Sulle ricadute molto negative della finanziaria verso gli enti locali interviene Vincenzo Manco, vicepresidente nazionale Uisp: "Ci siamo dentro anche noi – dice – il governo scarica tutti i problemi sul territorio e, in particolare sui servizi alla persona. La situazione è gravissima e fatichiamo a rivendicare il ruolo sociale dello sport, le sue positive ricadute in termini di salute e benessere. Il paese rischia di arretrare e la cultura dello sport viene sacrificata in maniera grossolana. Dobbiamo utilizzare tutte le forme di pressione e di sensibilizzazione nei confronti della Conferenza delle regioni perchè puntare sullo sport sociale e per tutti significa sostenere trasversalmente la salute, l’educazione e i servizi alla persona". "Deve essere chiaro che in ballo non c’è lo sport supercampionistico che si vede in tv ma il diritto di tutti al movimento, al gioco, al benessere fisico. Una rivoluzione culturale che ha modificato abitudini e stili di vita in anni e anni di lavoro, che hanno visto l’Uisp in prima fila: lì c’è un pezzo di welfare che va difeso".

Fossati e Manco, a nome di tutta l’Uisp, richiamano l’associazione ad ogni livello ad aprire confronti con le istituzioni sul territorio per valorizzare e sostenere con adeguate risorse il ruolo dello sportpertutti, così come è avvenuto con successo a Genova (vedi articolo successivo).

(I.M.)

fonte: Uisp Cremona