04 Marzo, 2005
Task force lungo le sponde dell’Adda per salvare la foresta amazzonica
Dal Rio delle Amazzoni alle sponde dell’Adda per salvare la foresta pluviale.

Task force lungo le sponde dell’Adda per salvare la foresta amazzonica
Dal Rio delle Amazzoni alle sponde dell’Adda per salvare la foresta pluviale. Nei giorni scorsi , una delegazione sudamericana, formata da ambientalisti brasiliani e boliviani ha incontrato i vertici del Parco Adda Sud a Lodi e visiterà alcune zone umide di pregio a Bertonico lungo il corso del fiume.
“Stiamo valutando la possibilità di avviare anche rapporti di collaborazione con questi colleghi” spiega Silverio Gori, Presidente del Parco Adda Sud, che ha accompagnato la delegazione insieme al Direttore Riccardo Groppali e al responsabile delle Guardie Ecologiche Volontarie Maurizio Polli.
La squadra brasiliana era composta dai responsabili di un’area di grande pregio ambientale nello stato del Parà, in Amazzoni, dove però sono sempre più forti le lobby dell’industria del legname dai rappresentanti del sindacato lavoratori rurali che si batte per politiche di sostegno ai piccoli agricoltori. Il team boliviano invece comprende Maria Julia Jimenez e Ponciano Alcon, dirigenti dell’Associazione dei produttori ecologici della Bolivia (Aopeb) nata all’inizio degli anni ’90 per iniziativa di alcune organizzazioni contadine impegnate nella promozione di modelli produttivi sostenibili e rispettosi dell’ambiente e che attualmente rappresenta oltre 65 mila famiglie di “campesinos” dedite all’agricoltura biologica.
“La composizione della delegazione – spiega il Presidente Silverio Gori – è la dimostrazione di come la tutela dell’ambiente vada di pari passo con la sua fruibilità da parte dell’uomo sia in termini produttivi che turistici. Che è quello che cerchiamo di fare noi ogni giorno qui al Parco Adda Sud: difendere la Natura, ma non metterla sotto una campana di vetro, ma garantendo che sia patrimonio di tutti e che tutti, dai semplici visitatori agli agricoltori che vivono e lavorano sul territorio, possano dare il loro contributo alla difesa dell’ambiente”.