04 Marzo, 2005
Crema. Le contestazioni al PGT di Torlino Vimercati
In luglio il comune di Torlino Vimercati ha adottato il Piano di Governo del Territorio ed il Circolo Altocremasco di Legambiente, depositando le osservazioni che la legge prevede, ne ha puntualmente contestato legittimità e sostenibilità ambientale

Crema. Le contestazioni al PGT di Torlino Vimercati
In luglio il comune di Torlino Vimercati ha adottato il Piano di Governo del Territorio ed il Circolo Altocremasco di Legambiente, depositando le osservazioni che la legge prevede, ne ha puntualmente contestato legittimità e sostenibilità ambientale.

Nella forma, l'amministrazione comunale di Torlino, con il nuovo PGT, riafferma la propria volontà di tutelare la natura, ed in particolare le preziose risorse idriche del territorio, di valorizzare e conservare i beni di elevato valore architettonico e paesaggistico, di prevenire un insensato consumo di suolo. Nella sostanza, l'amministrazione comunale di Torlino prova a sanare e convalidare l'esistenza di un centro per lo sport ed il turismo, con relative strutture edilizie, parcheggi, servizi ed illuminazione, su di un'area ad elevatissima sensibilità paesistica e da destinarsi - secondo la programmazione provinciale e regionale- esclusivamente all'agricoltura.

Nel 2007 Torlino ha accettato la prima proposta di ambiti agricoli strategici avanzata dalla Provincia e, nel 2009, ha concordato con gli altri comuni del'Alto cremasco - ma anche della Bassa Bergamasca- una programmazione urbanistica e territoriale volta alla compensazione ed alla riduzione degli inevitabili costi, anche ambientali, derivanti dalla costruzione di grandi opere infrastrutturali e dal progressivo processo di inurbamento. Torlino si è impegnato con gli altri comuni, la provincia e la regione a proteggere e salvaguardare l' intera porzione di territorio non urbanizzato della propria municipalità e l'ha inclusa in un Parco locale di interesse sovracomunale (PLIS) che, considerato "area protetta" nella pianificazione regionale, è volto a valorizzare la vocazione rurale delle aree del Moso di Crema, caratterizzate dalla peculiare, se non unica caratteristica del reticolo irriguo alimentato dai fontanili. Tuelati dal PTCP e dal Piano paesaggistico regionale, i fontanili vengono dichiarati assolutamente non edificabili per una fascia di 50 metri dalla loro asta anche nel PGT di Torlino.
Tuttavia, in evidente contrasto con principi e norme ribaditi dagli stessi documenti di indirizzo del PGT, Torlino intende perpetuare in una porzione del proprio territorio, storicamente agricola, inserita nel Plis e particolramente ricca di fontanili, lo svolgimento di attività sportive, cosiddette leggere (volo a motore e golf), le quali hanno già condotto alla cementificazione, non solo di suolo agricolo, ma anche della fascia di rispetto del fontanile Fontanelle e più in generale, generato squilibri rilevanti nell'assetto naturalistico dell'area.

Nella documentazione allegata al PGT, quella porzione di territorio che è stata sottratta all'agricoltura per esercitare attività sportive "leggere" - posta, guarda caso agli estremi confini di Torlino ed incuneata nel territorio dei comuni di Vailate, Pieranica e Capralba - viene indicata talvolta come agricola e tale altra come destinata a "servizi o ambiti collettivi", di interesse comunale. Di "agricolo" non vi è nulla, poichè l'area è occupata da una pista di decollo e atterraggio, da buche e percorsi da golf, da club house, deposito attrezzi e hangar in ferro e cemento per il ricovero dei velivoli. Quanto poi ai "servizi o ambiti collettivi", per ritenere che tale area assolva alla funzione di "servizio comunale", occorerebbe ipotizzare che i circa 400 abitanti di Torlino, o buona parte di loro, non stia più nella pelle dalla voglia di spostarsi in un angolo remoto del territorio municipale per praticare una qualche attività sportiva. In effetti collocare un "percorso vita" e una decina di chilometri dal centro del paese potrebbe risovere il problema della sedentarietà e contribuire al buono stato di salute dei torlinesi: tuttavia, così non è, perchè in quel remoto angolo del territorio di Torlino ben lungi dall' esserci "verde attrezzato", c'è un gran via vai di veicoli a motore, per terra ,nel parcheggio sempre affollato e illuminato anche di notte, come per aria, a pochi centimetri dalle rive della roggia cremasca. Nè l'insieme delle costruzioni (ripetutamente dichiarate provvisorie e temporanee dall'amministrazione comunale, ma definitivamente e pacificamente adagiate entro la fascia di rispetto del fontanile Fontanelle) pare possa ragionevolemente allietare la vista di chi volesse fruire delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche del parco.
Volo sportivo e golf possono certamente essere attività di pubblico interesse, la loro utenza, però, è difficilmente riconducibile ai soli abitanti di Torlino (e Azzano): come il buon senso suggerisce e come la normativa regionale chiaramente stabilisce, si tratta di attività - ed eventuali strutture- il cui ambito geografico (ed urbanistico) di riferimento è e deve essere "sovracomunale"..e allora, Torlino si decida: vuole consolidare e tutelare lo sviluppo rurale, le rogge, le cascine e i fontanili, o vuole sottrarre suolo agricolo e danneggiare la fragile natura del suo territorio per promuovere e sostenere attività di interesse sovracomunale che peraltro non ha concordato nè con i comuni limitrofi, nè con la provincia. Se quest'ultima, come pare, è la reale intenzione dell'amministrazione comunale, carte e relazioni del PGT lo devono esplicitare. Come chiaramente previsto dalla legge , cittadini, associazioni e soggetti istituzionali devono poter esprimere un loro documentato e consapevole parere nel caso di trasformazioni così radicali del territorio. E questo parere, anche solo per ottemperare alle norme europee, nazionali e regionali in tema di tutela paesaggistica non potrà che essere inequivocabilmente negativo.

Ringrazio per l'attenzione e porgo distinti saluti

p. il circolo
il Presidente
Oscar Stefanini
m.ph. 3479231125
altocremasco@legambiente.org