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 L'Opinione

04 Marzo, 2005
Polemiche sulla Commemorazione dei Martiri di P.le Loreto del 10 Agosto. di P.G.Cane
Questo atteggiamento mi conferma in quanto già mi era parso chiaro , con largo anticipo alla Vigilia delle celebrazioni per il 25 Aprile……….

C’è chi va polemizzando anche quest’anno , riguardo alle Commemorazione dei Martiri di P.le Loreto del 10 Agosto.

Questo atteggiamento mi conferma in quanto già mi era parso chiaro , con largo anticipo alla Vigilia delle celebrazioni per il 25 Aprile……….

Chi ha avuto, ha avuto; chi ha dato, ha dato …

scordiamoci il passato

siam con la casa delle libertà !

Ai nostri giorni, qualcuno vorrebbe applicare anche al ricordo che si fa il 25 Aprile dei fatti che hanno condotto alla RESISTENZA ITALIANA la parafrasi del detto napoletano usato per riassumere una questione di affari difficile con l’intenzione di ottenere l’oblio totale dei debiti e crediti eventualmente vantati dalle parti.

-No!-

La memoria del 25 Aprile Italiano va rinnovata criticamente ogni anno ed ogni anno occorre riscoprire anche inediti fatti di cronaca del ’45 (e dintorni) per tenere vivi i principi fondanti la

-REPUBBLICA ITALIANA-.

<>

Fra i principi, il pensiero considera prima la tanto agognata "LIBERTA’"che durante il ventennio era stata a poco, a poco spenta nelle istituzioni civili italiane : con piccoli passi, soporiferi, ingannevoli, ben propagandati.

Si era fatto il tutto togliendo ora agli "Ebrei"la libertà di operare, ora ai socialisti (ONOREVOLI) direttamente la Vita, ora impedendo, con una certa frequenza, agli oppositori comuni, il piacere di "normali bisogni corporali "obbligandoli" a logorroiche sedute sul bagno………e poi la consacrazione di un Giorno al partito per gli indottrinamenti preparatori alla costruzione dello "sfacelo" dell’inesistente impero, e, "dulcis in fundo", 5 o 6 (se non più!) anni della meglio gioventù, sacrificati in amene località del mondo .

All’insegna di un "forzato ottimismo" di slogan come "chi si ferma è perduto " o "taci, che il nemico ti ascolta".

Poi improvvisamente più nulla : ITALIANI dispersi nelle lande gelate di Russia, ITALIANI a morire nel torrido Sahara, abbandonati, senza ordini da parte chi si era sempre arrogato il diritto di dar ordini; ITALIANI finiti su pire, impregnati di benzina, a Cefalonia……..e Prigionieri ed Internati…e per i più fortunati, i Reduci, odissiaci rientri nella Patria, azzerata nelle risorse economiche e carica di voglia di rivendicare .

Eppure la PUBBLICITA’ INGANNEVOLE di stato parlava di Milioni di baionette, di economia che andava senz’altro bene ( per i gerarchi gongolanti del regime ! I primi traditori del loro duce alle prime difficoltà).

Raccontava,"LO STRUMENTO MEDIATICO DEL TEMPO", di tromboni della socialdemocrazia casalinghi, europei e dei dintorni, e di altri popoli d’oltre oceano che minavano al nostro diritto espansionistico dell’IMPERO (oggi MERCATO) .

Finalmente inizia il sacrificio di pochi Eroi, (divenuti generale adesione, col facile consenso nell’ultima ora !) che controbattono il POTERE DEL DITTATORE, molti di loro soccombono, ma molti sopravvivono e la loro invocazione di aiuto provoca l’intervento di PAESI (ufficialmente prima nemici) che entrano in Forze Armate Regolari in Italia ed assieme alle Forze Partigiane (indicate spesso come " Terroristi " "TRADITORI") provocano la cosiddetta "LIBERAZIONE".

Farne decisa e venerata memoria di questi fatti non è da poco!" Ci riconosce "negli effetti che la storia produce". Ricordare ci riporta ad usare "sani pregiudizi " nell’Azione che operiamo e che sarà "storia" per i posteri.

E questa "storia" che ci verrà attribuita, sarà l’eredità caratterizzante aprioristicamente il loro giudizio ed " il loro modo di vivere".

 

Ora, postulata la teoria che racconta dei "corsi e ricorsi storici, si deve profetizzare il riproporsi a noi, gente di questo tempo, percorsi non molto dissimili dal recente passato vissuto dalla generazione dei nostri padri.

Si tratta di intravvedere nel vissuto quotidiano " un dejà vue" del narrato storico : presumere una prelettura storica del futuro dalle "concordanze" di ciò che stà accadendo e, per quanto è possibile riconoscere con adeguata "coscienza storica", del passato .

Certo, modi e fatti si succedono in concordanza fra scenari epocali diversi, ma" l’epocale" non cancella né i vizi quantomeno le virtù umane. Virtù come risvolto della Libertà e della Volontà nell’Agire umano, che origina, con il suo carico di benessere e sofferenze per uomini e popoli, le vicende raccontate dalla scienza storica.

I segni sono chiari per chi li sa vedere, per chi non vuole assecondare passivamente le apparenze delle comunicazioni ufficiali (enunciate spesso in varie versioni contradditorie e fumose!).

E per quanto possa sembrare irreale il timore su proposto, raccomando di porre attenzione, quale suggestione di conferma, a come questa celebrazione verrà permessa, incoraggiata, prolusa nelle pubbliche agenzie ed ovviamente finanziata (l’enfasi va misurata anche in termini economici a chi traduce tutto nella parola ECONOMIA !) .

Chi non vuole essere complice, con una "maggioranza tronfia" ed arrogante, nel decidere le sorti altrui deve esimersi dal partecipare "al servo encomio di un agire dissennato".

Celebrare lo spirito di LIBERTA’ che ha provocato un tempo quei fatti, significa dare atto al riconoscimento del diritto della Libertà Sovrana di ogni Popolo, nel loro determinarsi Stato.

Sarà il monito più efficace per ridurre i ricorsi armati nelle soluzioni dei conflitti fra popoli, sarà anche il vero deterrente, per l’osservatore Straniero, a disilludersi dell’idea di TERRORISMO, per rinsaldare i vincoli fra i veri amanti della concordia e della Pace.

Non si passi in sottordine quindi l’occasione: per gli ITALIANI l’espressione migliore di tutto ciò sta nel FARE DEGNA MEMORIA dei fatti celebrati il 25 Aprile!

PierGuido Cane 2005

 


       


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