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 Costituente Lombarda PD

04 Marzo, 2005
Intevento di Riccardo Sarfatti all’Assemblea Costituente Regionale della Lombardia del Partito Democ
Di seguito presentiamo alcuni stralci dell’intervento di Riccardo Sarfatti alla costituente lombarda del partito democratico.

Intevento di Riccardo Sarfatti all’Assemblea Costituente Regionale della Lombardia del Partito Democratico.

Di seguito presentiamo alcuni stralci dell’intervento di Riccardo Sarfatti alla costituente lombarda del partito democratico.                                                                                                                       

 

“Care amiche, cari amici, care compagne, cari compagni, cari tutte e tutti,

spero non risulti stonato esprimere, tra tanti dubbi, a proposito di quello che stiamo vivendo nella costruzione di questo nostro Partito Democratico, sentimenti di soddisfazione e, per certi versi, anche di entusiasmo.

Voglio farlo qui, con voi, perché questi sono quelli in me prevalenti. In me, persona che non ha mai avuto un partito e che certamente sta per averlo. Sono soddisfatto di essere qui, all’interno di questa Assemblea Costituente che certamente ben pochi di noi pensavano, soltanto un anno fa, che avrebbe potuto esserci ed esserci con questa consistenza e con il sostegno di questo appoggio “popolare”.  Soddisfazione grande per chi da tempo desiderava che ci fosse, anche nel nostro Paese, un grande Partito Democratico, un grande partito del riformismo italiano.  Più grande e diverso dalle formazioni politiche precedenti.

Questo partito presto ci sarà e ci sarà grazie allo scioglimento dei due partiti che hanno deciso, generosamente, di farlo nascere. Quanti credevano sino a qualche mese fa che questo scioglimento sarebbe potuto avvenire? Ma la soddisfazione è grande anche perché, è ormai chiaro, il PD non sarà l’esito della troppo paventata “fusione fredda”. Tre milioni e mezzo di cittadini l’hanno voluto e hanno fornito la spinta, entusiasmante, della loro partecipazione. Non sembra vero: il PD ci sarà e sarà completamente diverso da quello che sarebbe scaturito da una semplice sommatoria.

Esagero se affermo anche che ci sono tutte le condizioni perché possa essere assai vicino a quello che molti di noi hanno desiderato? Dipenderà molto da noi stessi. Dai lavori di questa Costituente, cui spetta di  fissare gli statuti e le regole perché il Partito sia effettivamente nuovo. Nuovo nei metodi della sua successiva costruzione, nelle forme e nei modi della sua futura vita interna, nella sua capacità di elaborare proposte politiche innovative, coerenti con un progetto alto di futuro.

Il Partito Democratico opererà per giungere al governo di questa regione sulla base di un progetto alternativo al formigonismo, che abbiamo ben sperimentato e che abbiamo imparato a conoscere come la versione più subdola, ma non meno corrosiva, delle ideologie berlusconiane e leghiste, alle quali è strettamente connessa, non a caso del tutto incapace e impossibilitata ad ogni distacco.

A tutto ciò intendiamo continuare a portare il nostro contributo, mantenendo la completa chiarezza delle nostre posizioni politiche, quella che così tanti elettori hanno voluto premiare. Questo ci renderà più perseveranti, certi di essere considerati come parte integrante e importante del partito e non una sua parte di minoranza. Ruolo al quale non intendiamo essere relegati, così come e tanto meno, a quello di guastafeste.

Nel fare il Partito democratico ci siamo tutti assunti una grande responsabilità, innanzitutto quella della innovazione e del rinnovamento della politica; responsabilità che sentiamo in particolare sulle nostre spalle, nei nostri cuori e nelle nostre teste e alla quale non intendiamo venir meno per gli impegni assunti con gli elettori.”

 

Red/gcst

 

Milano 10-11-07

 

In allegato l'intero intervento.

 

 

 

 

 

 

 

 


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